APPROFONDIMENTO | NON TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

La misura della velocità

Fra le caratteristiche più conosciute del mondo marittimo, vi è certamente quella per cui ogni azione, oggetto e caratteristica ha un "nome" particolare. Un nome che mai, o quasi mai, si usa nella vita quotidiana.
Su ogni natante, imbarcazione o nave che sia, a qualsiasi latitudine, la velocità non viene mai espressa in chilometri orari o miglia, bensì in nodi. Ovviamente a questa domanda che molti si sono posti, c’è una spiegazione. Una spiegazione logica naturalmente!

Nell’antichità, per misurare la velocità in mare, l’equipaggio gettava in mare un oggetto di legno, legato con una cima. Su questa cima, ad intervalli regolari, erano stati fatti dei nodi; mentre la nave procedeva, con l’aiuto di una clessidra, si contavano i nodi che passavano tra le mani. Ecco perché ancora oggi, in tutte le marinerie viene utilizzato il nodo, per indicare la velocità.

Il "solcometro a barchetta" fu il primo strumento utilizzato per questo scopo. Questo antico strumento era costituito da un settore circolare di legno ampio circa 20 – 30 cm, zavorrato sul lato curvo. Ai tre angoli erano fissate tre piccole cime che poi venivano unite in un’unica cima di maggior diametro, su cui, ad intervalli regolari, venivano fatti i nodi. Una volta gettato fuori bordo, questo settore circolare, avendo una forma che si opponeva all’avanzamento della nave, era un riferimento abbastanza preciso ed affidabile, almeno per quei tempi. I nodi avevano tra di loro una distanza teorica di 1/120 di miglio, ovvero 15,43 metri, ed venivano contati in un tempo di 30 secondi. In realtà, la "tavola in legno", pur opponendo resistenza all’avanzamento, non poteva essere considerata realmente ferma. Per correggere questo errore, la distanza reale dei nodi era di 14,62 metri.

Al giorno d’oggi non viene più utilizzato il solcometro a barchetta, che può essere ammirato in molti musei; i moderni solcometri utilizzano altri sistemi di funzionamento. Esistono solcometri a pressione, solcometri ad elica, solcometri elettromagnetici e solcometri ad effetto Doppler.

E’ comunque rimasto nel linguaggio comune sia il termine "nodo", sia il nome dello strumento per misurare la velocità.