APPROFONDIMENTO | LA FORMA DELLA TERRA

Non è proprio una sfera

Non deve essere stato facile ed intuitivo per l’uomo capire che il pianeta su cui viveva non fosse piatto, ma avesse una forma pressoché sferica. Pitagora ed Aristotele, utilizzando i movimenti degli astri e le ombre proiettate sulla Terra dalla Luna, ipotizzarono che la Terra fosse sferica. Nel III secolo a.C. Erastotene di Cirene ne calcolò addirittura le dimensioni, con un errore inferiore al 2%! Dovettero passare circa diciannove secoli prima di avere una misura più precisa delle dimensioni della Terra, ottenuta nel 1671 dall’astronomo Picard.
Il credo che la Terra fosse piatta riprese piede nel Medioevo, quando il decadere di tutte le scienze sopì ipotesi, congetture e tesi fatte centinaia di anni prima.
La forma della Terra, viene considerata sferica. Effettivamente le reali dimensioni non si discostano molto da quelle di una sfera, anche se nella realtà un piccolo rigonfiamento equatoriale evidenzia una differenza fra l’asse passante per i Poli ed li diametro equatoriale

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La differenza fra i due assi è di circa 43 km.
Il nostro pianeta è dotato di diversi movimenti simultanei che ne fanno variare la posizione nello spazio rispetto agli altri corpi celesti, producendo conseguenze molto importanti su numerosi fenomeni che si svolgono sulla superficie terrestre
Uno dei principali è certamente il moto di rotazione, che la Terra compie intorno al proprio asse, da Ovest verso Est, in circa ventiquattro ore, e determina l’alternarsi del giorno e della notte. Il secondo movimento, conosciuto come rivoluzione, viene fatto intorno al Sole, su un’orbita ellittica e con un’inclinazione dell’asse terrestre di circa 23°, in un tempo di circa un anno.
Altri movimenti, forse poco conosciuti, caratterizzano i movimenti della Terra. Questi spostamenti avvengono con periodi millenari e sono causati dall’azione gravitazionale che gli altri corpi del Sistema Solare, in particolare il Sole e la Luna, esercitano sul nostro pianeta.
L’attrazione combinata che il Sole e la Luna esercitano in modo più sensibile sul rigonfiamento equatoriale rispetto alle altre parti della sfera terrestre, tende a raddrizzare il piano equatoriale rispetto al piano orbitale. Ne risulta quindi come un tentativo di raddrizzare l’asse terrestre. A questo si oppone però la rotazione che la Terra descrive sul proprio asse. Gli effetti di queste forze fanno si che l’asse di rotazione terrestre descriva un moto circolare in un periodo di circa 26.000 anni. Questo fenomeno, conosciuto come precessione degli equinozi, farà si che fra circa 13.000 anni la Stella Polare non sarà più così conosciuta ed importante in quanto ideale rappresentazione del Polo Nord Celeste, ma cederà il posto ad un altro astro: Vega.
L’asse terrestre però, descrivendo questo “cono” in un periodo di 26.000 anni, compie un ulteriore movimento oscillatorio, perpendicolare al moto di precessione: la nutazione.

Questa oscillazione, causata dallo spostamento della Terra rispetto al Sole ed alla Luna, viene completata in un tempo di circa 18 anni.
L’insieme di tutti questi fattori, genera degli aspetti importantissimi per il nostro pianeta, quali ad esempio l’alternarsi delle stagioni e la differenza con cui i raggi solari investono la superficie terrestre. Tutti fattori indispensabili non solo a creare le forme di vita che oggi possiamo ammirare, ma anche a diversificare le aree della Terra ed a renderle più o meno abitabili ed accessibili alle diverse forme di vita.
Tutti questi fattori influiscono anche nelle tecniche di navigazione piana come vedremo nelle prossime puntate.
LUCA