APPROFONDIMENTI
Dall'antichità ai nostri giorni
La navigazione in mare aperto è stata una sfida fin dai primi tempi della storia dell'umanità. Senza l'ausilio di strumenti moderni, i navigatori si sono affidati a strumenti rudimentali come le stelle e i fari per orientarsi e navigare in sicurezza. In questo articolo, esploreremo la storia dei fari nella nautica, dalla loro origine alle moderne torri di segnalazione che si trovano lungo le coste di tutto il mondo.
Qualche accorgimento
La pompa di sentina è un meccanismo fatto per durare a lungo e, se si rispettano alcune regole elementari, non si avranno problemi per diversi anni. Vediamole.
Perché non si può fare
Contrariamente a quanto si può credere, nella navigazione marittima non è usuale fare il punto nave astronomico (cioè osservando nel cielo le stelle ed i pianeti) in piena notte. Questo nonostante nell’oscurità assoluta gli astri brillino di più.
Qualche precisazione
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Come e perché
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La misura della velocità
Fra le caratteristiche più conosciute del mondo marittimo, vi è certamente quella per cui ogni azione, oggetto e caratteristica ha un "nome" particolare. Un nome che mai, o quasi mai, si usa nella vita quotidiana.
Una piccola guida
Il sistema NAVSTAR (Navigation System with Time and Ranging), meglio noto come GPS (Global Positioning System) costituisce un sistema satellitare di navigazione globale, continuo e tridimensionale.
Estratto dal DECRETO 10 agosto 2021
Vediamo come si svolge concretamente l'esame per il conseguimento della patente nautica entro 12 miglia o senza limiti dalla costa - vela o motore
Gli occhi dei marinai
I fari sono, da moltissimi secoli e ad ogni latitudine, un’indispensabile aiuto per tutti i naviganti. Scorgere tra le onde la sua luce o la usa inconfondibile sagoma, significa da sempre “l’arrivo”. La fine di una navigazione, spesso lunga e faticosa.
Un modo di fare, uno stile di vita
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Una lunga storia
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Una carta indispensabile anche oggi
Il 5 marzo 2012 saranno esattamente 500 anni che è nato Gerard Krämer, meglio conosciuto con il nome di “Mercatore”, noto cartografo, ricordato soprattutto per la “carta” che porta il suo nome.
Una storia antica
Avere davanti agli occhi l’immagine della zona dove si sta navigando, deve essere stato uno dei bisogni principali per i primi naviganti. Poter disporre infatti di una carta nautica è da sempre stato indispensabile, in quanto consente di soddisfare il requisito fondamentale per ogni genere di navigazione: la sicurezza.
Uno strumento antico ancora utile
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Conoscere i materiali
Le cime sono l’anima delle manovre nella barca a vela e dopo l’abbandono quasi totale della canapa ne esistono di materiali molto diversi ed è quindi necessario conoscerne qualità e caratteristiche per poter scegliere la soluzione migliore in rapporto alle proprie necessità e al costo.
Sogno o incubo di ogni navigante
I mari più burrascosi, più inospitali e meno frequentati dalle rotte delle navi sono quelli dell’emisfero Sud che confinano con le immense distese ghiacciate dell’Antartide. Gli avamposti dei continenti che si spingono fra questi oceani, hanno da sempre un fascino particolare sia per i naviganti, sia per chi poco conosce i misteri del mare ma ne ha sempre subito il fascino.
La voce del mare
Il frangersi delle onde sulla costa o vederne un’infinita serie perdersi nell’orizzonte, è da sempre uno dei ricordi più nitidi che ci lascia il mare. Le diverse forme e soprattutto dimensioni delle onde annunciano l’umore di mari ed oceani. Ma cosa sono realmente le onde? Da dove arrivano? Perché si formano?
Un fenomeno singolare
Fra le innumerevoli forme di vite che caratterizzano i mari e gli oceani, il fenomeno delle correnti marine è sicuramente fra i più singolari. Mentre le onde e le maree sono movimenti che avvengono generalmente senza il trasporto di acqua, le correnti invece consistono proprio in spostamenti orizzontali di enormi masse d’acqua, che attraversano gli oceani quasi fossero dei fiumi d’acqua nelle acqua!
Non solo la fisica dietro le maree
Vivono di vita propria, hanno un’anima e come tutti gli esseri viventi sono influenzati da eventi, da fattori esterni che in un modo o nell’altro “segnano” i loro comportamenti. Sono i mari, e gli oceani, enormi masse d’acqua che si alzano e si abbassano a ritmi ciclici, che rispondono agli stimoli lanciati dall’attrazione gravitazionale della luna ed in parte minore del Sole e dalla rotazione terrestre. Il fenomeno è noto: stiamo parlando delle maree.
Nozioni avanzate
Le ondulazioni del fronte polare danno luogo, a livello del suolo, a vortici depressionari che, dalla superficie, si estendono agli strati atmosferici superiori. A queste depressioni, che si spostano in seno alle grandi ondulazioni delle correnti occidentali, si da il nome di cicloni extratropicali, lasciando il nome di cicloni alle depressioni dei mari tropicali.
I Fronti e le linee di instabilità
Il fronte freddo è rappresentato da una linea che al suolo delimita idealmente un'invasione di aria fredda verso aree prima occupate da aria più calda. L'aria fredda penetra a cuneo sotto l'aria calda e la solleva con violenza determinando il raffreddamento e la condensazione del vapore acqueo in essa contenuto. La nuvolosità è rappresentata da stratocumuli, cumuli e cumulonembi con squarci di cielo sereno.
Polpo in carpione
Polpo-in-carpione
Il miglior trattamento è il meno caro
Il teak è un materiale fantastico ma bisogna averne buona cura, strutturalmente è composto da un'alternanza di fibre morbide e dure per cui è importante non sfregare nel senso delle venature con la spazzola, questo porterebbe a grattare via le fibre morbide e a evidenziare quelle dure, molti ponti presentano questo difetto percepibile al tatto proprio per una manutenzione sbagliata.
I Fronti e le Precipitazioni
All'inizio del secolo scorso fra il 1910 ed il 1920, un gruppo di fisici e matematici norvegesi dell'Università di Bergen, si servì del concetto di massa d'aria per dare un indirizzo nuovo alla meteorologia. V.Bjerknes, il capo della scuola di Bergen, ebbe il merito di individuare, proprio nella discontinuità fra le caratteristiche fisiche di due diverse masse d'aria adiacenti, la causa della nascita dei sistemi apportatori di maltempo alle medie latitudini.
Non è proprio una sfera
Non deve essere stato facile ed intuitivo per l’uomo capire che il pianeta su cui viveva non fosse piatto, ma avesse una forma pressoché sferica. Pitagora ed Aristotele, utilizzando i movimenti degli astri e le ombre proiettate sulla Terra dalla Luna, ipotizzarono che la Terra fosse sferica. Nel III secolo a.C. Erastotene di Cirene ne calcolò addirittura le dimensioni, con un errore inferiore al 2%! Dovettero passare circa diciannove secoli prima di avere una misura più precisa delle dimensioni della Terra, ottenuta nel 1671 dall’astronomo Picard
Il periodo migliore
I primi controlli da effettuare sono le condizioni generali del motore, linea d’asse se presente e infine elica e timone.
Singolo o doppio questo è il problema
Il timone è il dispositivo che consente di controllare la direzione di navigazione.
Un evento a cui bisogna essere preparati
La caduta di un uomo in mare è una delle cose più drammatiche che possa accadere a bordo ed è essenziale che tutti i membri dell'equipaggio siano allenati a effettuare, senza indugio, un certo tipo di manovra per localizzare e poi ricuperare l'uomo in mare.
Come leggere le Carte sinottiche
meteorologia-leggere-carte-sinottiche
Qualche consiglio, se non volete proprio rimanere in porto
Molte imbarcazioni da crociera possono sostenere, anche prolungati periodi di vento forte e di mare formato. Ciò avviene perché sono robuste e meno soggette al capovolgimento. Inoltre i cabinati offrono all'equipaggio una protezione al vento e al mare. Non esiste un limite preciso per definire, quando inizia una vera condizione di maltempo, dopo vento moderato e teso: arrivare alla constatazione che la navigazione si è fatta difficile, dipende molto dalla barca, dall'esperienza dell'equipaggio e dalla rotta che si segue.